Il restyling della bilateralità per rispondere alle nuove sfide della crisi
La pubblicazione di Mondo Edile in concomitanza della
pubblicazione dei dati dell’Osservatorio, consente di cogliere
questa opportunità per alcune considerazioni di carattere generale,
che tengano tuttavia conto del contesto di riferimento.
I timidi segnali di ripresa, che auspichiamo possano quanto prima
tradursi in una effettiva inversione di tendenza e quindi in un
durevole rilancio del comparto delle costruzioni, lasciano al
momento immutati gli effetti determinati da una crisi di portata
epocale che, per quanto ci riguarda, ha prodotto la riduzione della
base imponibile, dal 2008 al 2015, di oltre il 50%.
Gli Enti bilaterali, a livello nazionale e territoriale, ed in
primis la Cassa Edile di Capitanata, hanno dovuto pertanto dar corso
ad importanti processi di ristrutturazione, per far fronte alle
evidenti ed immediate ricadute sul piano finanziario, ma anche e
soprattutto per mettere in sicurezza i bilanci ed assicurarsi una
prospettiva.
Questo perché i nostri Enti paritetici si confermano punti di
riferimento e baluardo della legalità, della libera e leale
concorrenza, che contribuiscono con i fatti alla realizzazione ed
all’affermazione di un sistema economico e di relazioni basato sul
rispetto delle regole.
La libera contrattazione tra le parti e lo stesso sistema
concertativo, infatti, sono sovente messi in discussione e da più
parti vissuti come un vincolo e non come una opportunità.
La stessa Cassa Edile di Capitanata, che in passato ha svolto con
senso di responsabilità un ruolo di supplenza per istituzioni in
difficoltà, assumendosi compiti e funzioni fondamentali senza alcuna
forma di finanziamento pubblico, viene talvolta vista come un
orpello burocratico, non solo da chi vorrebbe svincolarsi dal
sistema delle regole, ma anche dai fomentatori di un crescente
qualunquismo, figlio dell’attuale momento politico, che porta a non
discernere le realtà efficienti ed utili per il territorio da
quelle, certo esistenti nel panorama degli enti pubblici e privati,
di cui si può fare tranquillamente a meno.
A tutto ciò non si può rispondere arroccandosi su anacronistiche,
quanto inesistenti, rendite di posizione, bensì migliorando quantità
e qualità dei servizi, anche grazie all’innovazione, con l’obiettivo
primario di ridurre i costi a carico per le imprese.
Bene hanno fatto, dunque, le Parti Sociali nazionali e la CNCE, ad
imboccare con decisione la strada di un restyling degli Enti.
Il bilancio previsionale della Cassa Edile di Capitanata per il 2016
ha tenuto conto di questi fattori, tant’è che il contributo delle
imprese, in questo esercizio, sarà portato dal 3% al 2,5% così come
previsto dagli accordi tra le Parti Sociali.
Nel frattempo, l’Ente si è già attivato per ridurre i fenomeni di
evasione ed elusione, che, oltre a sottrarre risorse, creano
disparità nel costo del lavoro tra le varie imprese, determinando
una inaccettabile violazione delle regole del mercato.
Azioni, queste come altre ancora, realizzata con la collaborazione e
la dedizione del personale tutto, che ha saputo comprendere lo
spirito del cambiamento in atto, rendendosi disponibile ad
accogliere le novità e ad accettare anche alcune rinunce sul piano
salariale, per ridurre i costi della gestione.
Una gestione che dovrà esser sempre più virtuosa, anche ottimizzando
e rendendo più incisive le azioni per il recupero dei crediti,
nonché razionalizzando ulteriormente tutte le spese dell’Ente.
La Cassa Edile di Foggia è altresì impegnata a porre in essere tutte
le iniziative per la semplificazione degli adempimenti verso le
imprese, per rafforzare la sua funzione di strumento di ausilio
nella loro attività: in tal senso, è stata avviata la procedura per
la trasferta regionale, che consente di effettuare la denuncia
presso il nostro Ente alle imprese che hanno sede nella provincia di
Foggia con cantieri in altre province della Puglia.
Ciò premesso, resta immutato l’auspicio di fondo, ossia che si creino quanto prima condizioni stabili di ripresa e sviluppo del comparto delle costruzioni. Un obiettivo sul quale sono quotidianamente protesi i soggetti costitutori della Cassa Edile di Capitanata (Ance, Feneal-Uil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil della provincia di Foggia), ciascuno con la propria autonomia di ruoli ma sempre più spesso impegnati sinergicamente: dalle iniziative per la rigenerazione urbana e l’edilizia convenzionata e residenziale, alla manutenzione dei beni culturali, delle strade e delle strutture scolastiche; dalle azioni per accelerare i termini per il pagamento da parte delle pubbliche amministrazioni, alla semplificazione delle procedure per la cantierizzazione di opere infrastrutturali già progettate, ovvero alla definizione di nuovi interventi per la sicurezza del territorio.